I programmi di messaggistica instantanea sono ormai da anni una realtà consolidata, come dimostrano i dati sull’utenza dei 10 software di instant messaging più usati al mondo. Con l’avvento dei social networks però, ed in particolar modo con Facebook, c’è stata una piccola grande rivoluzione.
Il social network più usato e discusso in questo momento è certamente lo stesso Facebook, con i suoi oltre 500 milioni di utenti sparsi per il mondo, il cui successo, almeno a breve termine, non sembra destinato a scemare.
Per molti “habituè” dell’instant messaging, l’arrivo di Facebook è coinciso con una migrazione, a volte forzata dalla stessa “reazione” di chi, fra i propri contatti, è passato al colosso dei social networks, il quale, grazie anche alla sua chat integrata, sembra in grado di sostituire degnamente questi software, oltre ad offrire tutto il corollario di opportunità ricreative e comunicative che ormai tutti conosciamo.
Il problema, però, è che questo social network, dopo esser diventato un fenomeno di massa, si sta prestando ad una serie di deliri di onnipotenza, da parte dei suoi utenti e anche di chi lo amministra, che a nostro modesto parere stanno snaturando la sua stessa essenza e lo scopo per cui è nato. La Privacy, a meno di personalizzare il profilo in modo particolare (e anche piuttosto noioso) è ormai un’utopia. Il caro vecchio nickname è diventato nome e cognome: se una volta si andava sul web per evadere dalla realtà, usando psudonimi al posto della propria identità, adesso è la realtà che ha invaso la rete, sottoforma di social network. Realtà forse è una parola grossa, visto che per molti, specialmente i più giovani, i rapporti interpersonali passano più dalla tastiera e dallo schermo di un pc, piuttosto che dai normali canali della vita reale.
Con il successo devastante di Facebook, ci chiediamo che futuro possano avere gli instant messengers. Ebbene, una prima risposta forse ce la possiamo dare: osservando le ultime versioni dei principali software di messagistica, come Windows Live Messenger, Skype, AIM, ICQ, ecc…, si nota come è stata fortemente accentuata la possibilità di interconnessione fra il software stesso e i social networks (in particolar modo Facebook, ovviamente). In questo modo, con tutta probabilità, l’intenzione è quella di evitare la migrazione al colosso creato da Mark Zuckerberg, permettendo ai propri utenti di usare Facebook anche dal proprio fido messenger.
Addirittura su MSN 2011 è stata eliminato l’utilizzo del nickname, per far posto a due campi ove inserire nome e cognome… ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
Ci limitiamo a constatare che questa filosofia rapprsenta la realizzazione di quel famoso proverbio che dice: “se non puoi sconfiggere i tuoi nemici, alleati con loro…”
Ma… quanto durerà tutto ciò? Ai posteri l’ardua sentenza.