Che tra le compagnie telefoniche e le compagnie di servizi VoIP non corresse buon sangue lo si sapeva, ma che si potesse arrivare ad una vera e propria guerra d’interessi in grado di mettere a rischio la libertà di scelta degli utenti, francamente, non era così prevedibile. Eppure è tutto vero.
Vodafone, celeberrima compagnia telefonica, ha messo al bando i servizi VoIP per i propri utenti che hanno aderito ad un piano dati come per esempio Internet Sempre Smart o Zero Limits Smart, ovvero a chiunque si colleghi alla rete 3G di Vodafone.
In realtà questa decisione era già stata anticipata tempo fa dalla stessa Vodafone, ma la messa in atto ha suscitato un vespaio di polemiche tra gli utenti e l’opinione pubblica, specialmente sul web. Inoltre, e non poteva essere altrimenti, ha scatenato la reazione stizzita del principale fornitore di servizi VoIP al mondo, ovvero Skype, che ovviamente rischia di perdere una consistente fetta di utenti.
Skype, in particolare, ha deciso di appellarsi alla normativa europea sulle libertà di rete: “In base alla nuova normativa dell’Unione Europea sulle telecomunicazioni, – si legge nel comunicato dell’azienda lussemburghese – il cui recepimento nelle leggi nazionali è previsto entro maggio 2011, le autorità devono proteggere ”le libertà di Rete”, compresa la possibilità per gli utenti finali di accedere ed utilizzare le applicazioni, i contenuti e i servizi a loro scelta su Internet.”
Come prevedibile, non si è fatta attendere la risposta alle accuse di Skype da parte di Vodafone , che replica così: “La priorità per la nostra azienda è la trasparenza: offriamo tariffe di ogni tipo e per ogni fascia di utenza. Alcune comprendono il Voip, altre no. Naturalmente, il traffico Voip ha un costo, ma è un tipo di servizio che può non interessare a tutti. Per questo tipo di clienti, ci sono offerte che non comprendono l’utilizzo del Voip, a costi inferiori rispetto a quelle che lo comprendono.”
Il contenzioso sicuramente va ben oltre i meri interessi economici delle due aziende, ma riguarda davvero la libertà di scelta degli utenti che deve rimanere sacra e inviolabile, e ci auguriamo che Vodafone e le altre compagnie telefoniche europee che, come lei, hanno posto al bando i servizi VoIP, tornino sui loro passi.