Che sia un periodo non certo roseo per Skype, non lo scopriamo certo oggi, purtroppo però, ai problemi aziendali si stanno aggiungendo anche diverse magagne che coinvolgono gli utenti finali. Dopo il malware autoinstallante scoperto nell’eseguibile del famoso software di VoIP e instant messaging qualche giorno fa, gli utenti hanno dovuto far fronte a notevoli problemi di accesso a Skype.
Questo problema di login su Skype impedisce di accedere al proprio account con le proprie credenziali, destando non poche preoccupazioni agli ignari utenti che credono di aver dimenticato la password o addirittura che gli sia stata “rubata”. Niente di tutto questo corrisponde alla realtà, per fortuna. L’origine del problema è tanto semplice quanto subdola: chiamato shared.xml, un file di configurazione che per qualche motivo oscuro blocca l’accesso a Skype.
Per risolvere il problema di login su Skype, quindi, occorrerà eliminare il file shared.xml (che verrà automaticamente ricreato al successivo avvio di Skype), seguendo questa procedura, a seconda del proprio sistema:
Soluzione per Windows XP
- Chiudere Skype.
- Aprire una cartella qualsiasi e accedere al menu Opzioni cartella/Visualizzazione
- Attivare la voce “Visualizza cartelle e file nascosti“
- Entrare nella cartella C:\Documents and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Skype
- Localizzare il file shared.xml ed eliminarlo.
- Avviare nuovamente Skype (il file shared.xml verrà automaticamente ricreato).
Soluzione per Windows Vista e Windows 7
- Chiudere Skype.
- Aprire una cartella qualsiasi e accedere al menu Opzioni cartella/Visualizzazione
- Attivare la voce “Visualizza cartelle e file nascosti“
- Entrare nella cartella C:\Users\%UserName%\AppData\Roaming\Skype
- Localizzare il file shared.xml ed eliminarlo.
- Avviare nuovamente Skype (il file shared.xml verrà automaticamente ricreato).
Soluzione per Linux
Chiudere Skype e cancellare il file shared.xml presente nella cartella /home/Nomeutente/.Skype/. Skype
Gli utenti Mac possono risolvere disinstallando Skype e installando l’ultima versione aggiornata, mentre gli utenti iPhone, Android e altri tipi di sistemi mobile non dovrebbero incorrere in questo problema.