Nel web, come nella vita, esistono progetti che colgono un successo folgorante fin da subito, altri invece si sviluppano e si affermano col passare del tempo, quasi in sordina.
Questo concetto è ben espresso dal mondo dei social network, un fenomeno planetario che ha rivoluzionato il modo di comunicare sul web (e non solo) in pochi anni.
Se social network come Facebook e Twitter hanno avuto una rapida e inarrestabile ascesa, dall’altra parte ci sono esempi quasi opposti come quello di Badoo.
Badoo è stato, uno dei pionieri fra i social network, nato nel lontano (si fa per dire) 2006, come una sorta di emulo più spregiudicato del capostipite di tutti i social network, ovvero Friendster.
Badoo ha raggiunto il successo attraverso una lenta ma costante crescita, con un picco iniziale dovuto ovviamente, al classico effetto novità, ma che sta tenendo fronte al successo dei rivali, nonostante alcune scelte anacronistiche.
Infatti, pur essendo nato per facilitare la socializzazione sul web, è divenuto ben presto (come del resto altri social network, incluso Facebook), uno strumento di competizione fra i suoi utenti, non a “colpi” di amicizie più o meno numerose, ma a colpi di rating, ovvero di voti al proprio profilo, accuratamente pubblicizzato con foto più o meno esplicite e/o accattivanti, informazioni particolari e, dulcis in fundo, dal nuovo sistema per facilitare la scalata delle classifiche di Badoo: Rise up (o “Scala la vetta“, nella versione italiana).
“Scala la vetta” permette agli utenti di ottenere maggiore visibilità su Badoo, quindi di aumentare considerevolmente la possibilità di trovare amici e ammiratori sul social network, ma rappresenta anche la principale fonte di guadagno del sito, essendo un servizio a pagamento…
Un modo diverso di intendere il social network, un modo diverso per guadagnare milioni con esso. Ah, a proposito di milioni: secondo le statistiche, Badoo nel mese di aprile 2012 sfiora i 150 milioni di utenti, con un trend positivo sempre in leggero e costante aumento, ormai da diverso tempo, a testimonianza del fatto che nonostante lo strapotere di Facebook, Twitter ecc.. esistono altre realtà che ottengono successo seguendo filosofie diverse, se non opposte, che tentano di scalare la vetta a caccia del primato fra i social network.