Per Skype è tempo di tornare alla normalità. Dopo il blackout che ha colpito i suoi utenti poco prima di Natale, proseguono i lavori per assicurare una rete di “mega supernodi” in grado di evitare, in futuro, il ripetersi di sgradevoli episodi come quello appena accaduto. Ormai, comunque, tutte le connessioni sono state ristabilite e non dovrebbero esserci ulteriori problemi.
Il CEO di Skype, Tony Bates, ha inoltre ribadito in una recente intervista, che non si è trattato di attacchi di pirateria informatica, smentendo le voci che da diversi giorni spopolano sul web, e in particolar modo sui social networks.
Ci ha pensato il CIO Lars Rabbe però, a spiegare le reali cause del blackout. Secondo Rabbe, l’origine del problema è da ricercare in un un cluster di server responsabili del funzionamento della messaggistica offline, il quale è finito in sovraccarico e ha fatto in modo che alcuni client ricevessero messaggi in ritardo. Per l’appunto, in una versione specifica per Windows di Skype, la 5.0.0.152. Le risposte arrivate con ritardo non sono state correttamente processate, causando un crash a catena per tutti i possessori di questa versione su PC. Il problema è che questa versione, pur non essendo la più recente (che è la 5.0.0.156) è ancora utilizzata da oltre il 50% dell’utenza Windows di Skype, e ciò spiega logicamente le proporzioni del blackout e l’effetto “domino” dal quale è scaturito.
Come era logico aspettarsi, per un danno di tale portata, era inevitabile che i vertici dell’azienda pensassero ad una forma di risarcimento per i propri clienti, in particolar modo per coloro i quali usufruiscono dei servizi a pagamento di Skype.
Innanzitutto, Skype ha regalato ai propri utenti un voucher da 30 minuti di chiamate gratuite, da considerare un omaggio per aver sopportato i disagi dei giorni scorsi. Per questi utenti, che avevano quindi precedentemente acquistato un credito su Skype, è stato avviato un sistema di rimborsi che possono essere richiesti attraverso questa pagina, specificandone le motivazioni.
Inoltre, per gli utenti in possesso di un abbonamento a Skype, è stata estesa la durata dell’abbonamento di una settimana, sempre a titolo di piccolo risarcimento.