L’argomento privacy, quando si parla di Facebook, è sempre in primo piano, come abbiamo avuto modo di vedere in passato. Non passa giorno che non salti fuori qualche magagna legata alla possibile violazioni del diritto alla privacy degli utenti del social network di Mark Zuckerberg.
L’ultimo problema, in ordine cronologico, riguarda i cookie di Facebook, che resterebbero attivi anche dopo il logout dell’utente dal proprio profilo, continuandone a tracciare le attività.
I cookie, per chi non lo sapesse, sono dei file di testo che vengono scambiati tra i server e i web client (il proprio browser, in questo caso), e vengono utilizzati per le autenticazioni, per tracciare sessioni e memorizzare informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server (in questo caso, a quelli di Facebook).
La tipologia di cookie in oggetto è famosa e nota per le polemiche riguardo la violazione della privacy. Si tratta infatti di cookie traccianti che, se non cancellati manualmente, continuano a tracciare e memorizzare le sessioni di navigazione degli utenti, con rischi facilmente immaginabili.
La falla, o per meglio dire la magagna, dei cookie di Facebook è stata scoperta e resa nota dal ricercatore e informatico Nik Cubrilovic, il quale ha più volte segnalato la questione al team di Facebook, senza ricevere, purtroppo, alcuna risposta.
Le risposte, però, andrebbero date, visto che si parla di più di mezzo miliardo di persone che sono potenzialmente tracciabili, quotidianamente, attraverso i cookie di Facebook.
Consigliamo quindi, a tutti gli utenti, in attesa di una risposta chiarificatrice da parte di Mark Zuckerberg e soci, di cancellare i cookie dal proprio browser ogni qualvolta si disconnettono dal proprio profilo Facebook.
In alternativa, per gli utenti di Firefox, è possibile usufruire della comoda modalità “navigazione anonima” dal menu “strumenti“, la quale non salva cronologia, cookie e file temporanei durante la navigazione.